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Servizio civile/ Le associazioni:
"Apertura definitiva agli stranieri dal prossimo bando"
Venerdì, 20 gennaio 2012 - 13:49:00
Viene da Associazione studi giuridici sull’immigrazione e Avvocati per niente onlus una possibile soluzione per consentire la partenza per il servizio civile di 18mila ragazzi selezionati e rispettare la sentenza del Tribunale di Milano: prevedere l'apertura definitiva del servizio civile agli stranieri a partire dal prossimo bando. Le associazioni che hanno promosso il ricorso sottolineano che il Tribunale "interpretando correttamente le vigenti norme di legge alla luce delle norme costituzionali e internazionali, ha ritenuto che esse non consentano l’esclusione degli stranieri dalle selezioni al Servizio Civile, affermando l'illegittimità della disparità di trattamento sulla base della cittadinanza. Il giudice, in base alla legge, non poteva, quindi, che assumere tutti i provvedimenti necessari per ripristinare al più presto la parità di trattamento violata".
Di conseguenza "la responsabilità della situazione venutasi a creare per i giovani ormai prossimi alla partenza non è certamente imputabile alla vicenda giudiziaria. - sottolineano le associazioni - L’amministrazione avrebbe ben dovuto redigere il bando secondo costituzione, come richiesto da tempo dalle associazioni e una decisione sul punto poteva e doveva essere presa dalla politica ben prima. Quando ciò non accade è inevitabile che, specie se il problema riguarda il diritto fondamentale alla parità di trattamento, intervenga sul punto lamagistratura, cui il sig. Syed si era peraltro rivolto già dal mese di ottobre". Il ministero competente si è detto, in questi giorni, concorde in linea di principio con l'interpretazione del giudice.
La soluzione proposta dalla associazioni potrebbe consentire le esigenze relative all'immediato avvio dei progetti già approvati e il principio della parità di trattamento. "In particolare, - sottolineano - poiché la legge prevede la possibilità di un 'piano dirimozione della discriminazione' anche secondo passaggi graduali, da definirsiin accordo tra le parti, ben potrebbe convenirsi su una apertura definitiva delservizio civile agli stranieri dal prossimo bando". Le associazioni che hanno promosso il ricorso e il Sig Syed, come già dichiarato dalla sentenza, sono disponibili a un confronto "ferma restandola salvaguardia di quel principio di non discriminazione che il Giudice diMilano ha affermato essere valore portante dell’ordinamento italiano".
Fonte: affaritaliani.it